Istat, i dati sulla produzione industriale a febbraio 2021: “Nella media del trimestre dicembre-febbraio il livello della produzione cresce dello 0,6 per cento”
L’Istat presenta i dati sulla produzione industriale per quanto riguarda il mese di febbraio 2021 e registra un lieve aumento sul mese e una lieve flessione sull’anno.
“A febbraio 2021 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,2% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio il livello della produzione cresce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti”.
Ista, i dati sulla produzione industriale a Febbraio
L’Istituto, su base congiunturale, registra una crescita per i beni di consumo e una flessione per l’energia, per i beni strumentali e per i beni intermedi.
“L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni di consumo (+2,6%); mentre diminuisce per l’energia (-2,0%), i beni strumentali (-1,7%) e i beni intermedi (-0,5%)”.
L’analisi in termini tendenziali
In termini tendenziali si registra un calo dello 0,6%. Con il segno + troviamo solo i beni intermedi (+2,1%). Il settore dell’energia invece registra un calo dl 6% circa.
“Corretto per gli effetti di calendario, a febbraio 2021 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dello 0,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20, come a febbraio 2020). Si registra un incremento tendenziale solo per i beni intermedi (+2,1%). I restanti comparti, viceversa, mostrano flessioni, con un calo marcato per l’energia (-6,2%) e i beni strumentali (-4,3%) e meno accentuato per i beni di consumo (-1,9%)”.
L’analisi dei settori in crescita e di quelli in calo
Nel dettaglio, si registrano incrementi considerevoli per quanto riguarda la fabbricazione di apparecchiature elettriche, computer, elettronica e ottica. Con il segno positivo anche il settore della fabbricazione dei prodotti chimici.
“I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+8,5%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+4,6%) e la fabbricazione di prodotti chimici (+3,5%). Viceversa, le flessioni maggiori si registrano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-26,2%), nelle attività estrattive (-15,9%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-13,7%)“.
Di seguito il testo integrale della nota dell’Istat.